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Formazione

La nostra missione

Da oltre 45 anni, Delta Plus progetta, standardizza, produce e distribuisce a livello globale una serie completa di soluzioni di dispositivi di protezione individuale e collettiva (DPI) per la protezione dei professionisti sul lavoro.

Storia della famiglia

La nostra storia

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Norme e direttive

Operiamo in un mercato globale regolamentato in molti paesi, pertanto,
dobbiamo gestire requisiti che possono essere molto diversi tra paesi o regioni.
L’obiettivo comune dei nostri product manager e dei nostri reparti è quello di offrire prodotti affidabili, durevoli e performanti nel rispetto del regolamento e/o delle norme di ogni territorio in cui vengono utilizzati.
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Norme e certificazioni

Tutto quello che c'è da sapere sugli standard dei DPI

Filtro
Standards

EN353-2 MOBILE FALL ARRESTER ON FLEXIBLE ANCHORAGE LINE

Equipment consisting of a mobile fall arrester with self-locking, integral with its flexible anchorage line (rope, cable…). An energy reducer (absorber) can be built-in in the equipment.

EN353-1 MOBILE FALL PROTECTION ON A FIXED LIFELINE

Equipment consisting of a mobile fall arrester with self-locking, integral with its rigid anchorage line (rail, cable…). An energy reducer can be built-in on the equipment.

EN361 FULL BODY HARNESS

Body securing device intended to stop falls. The full body harness can be made of straps, buckles and other elements; set and adjusted in a right way on the body of an individual to secure him during a fall and afterwards.

EN355 ENERGY ABSORBER

Component of a fall arrest equipment, which guarantees the stop of a fall from a height in safety by reducing the impact of the shock.

WARNING: If we associate a lanyard energy absorber, the total length of the entire device must not exceed 2 m.

EN363

Beschrijft de artikelen en de situaties voor individuele bescherming tegen valrisico’s.

EN362 CONNECTOR

Connection element or equipment component. A connector can be karabiner or a snap hook.
Class A: Anchorage connector, automatic lock used as the component and designed to be connected directly to a specific type of anchorage.
Class B: Primary connector with automatic lock used as the component.
Class M: Multi-purpose connector, primary or quick opening, used as a component, which can be loaded along its major axis or minor axis.
Class Q: Quick opening connector used in long-term or permanent applications, screw lock. When completely screwed this part is a supporting part of the
connector.
Class T: Manufactured end connector, automatic lock, designed as part of a subsystem for attachment so that the load is carried in a predetermined direction.

EN354 LANYARDS

Connection elements or equipment component. A lanyard can be in rope made of synthetic fibres, in metallic rope, in strap or in chain.
CAUTION: A lanyard without energy absorber must not be used as a fall arrest equipment.

EN358 BELTS AND POSITIONING LINES

A work positioning system consists of elements (belt and work positioning line), joined together to form a complete piece of equipment.

EN795 2012 ANCHORAGE DEVICES

Element of a fall arrester system to which a personal protective equipment can be fastened.
Type A - NON PPE : Anchor device with one or more stationary anchor points with the need of a structural anchor.
Type B: Anchor device with one or more stationary anchor points without the need of a structural anchor.
Type C - NON PPE : Anchor device employing a flexible anchor line with maximum deviation of 15°.
Type D - NON PPE : Anchor device employing a rigid anchor line with maximum deviation of 15°.
Type E: Anchor device for use on surfaces with a maximum slope of 5°.

ANSI (US American National Standards Institute) Z87.1

La norma specifica i requisiti generali e minimi, i metodi di prova, la selezione, l’utilizzo e il mantenimento dei protettori oculari e del viso.

GS-ET 29

Requisiti, prestazioni, metodi di prova per gli schermi facciali che forniscono protezione contro l'arco elettrico.

ANSI (US American National Standards Institute) S3.19 - 1974

Tale norma defi nisce il metodo di prova per defi nire il livello di attenuazione del rumore (NRR Noise Reduction Rating) del dispositivo di protezione dell’udito, in base alle raccomandazioni dell’EPA (US Environmental Protezione Agency). Le norme sono inoltre conformi al 29CFR 1910.95, il programma di conservazione dell'udito.

ASTM-F-2178-12

Metodi di prova standard per determinare l'indice d'arco elettrico e specifiche standard per i prodotti di protezione del viso.

ANSI/ISEA Z89.1: (American National Standards Institute) Norma americana per la protezione della testa nell’industria

OBBLIGATORI

Tipo 1: la forza d'impatto trasmessa alla calotta non deve superare le 4.450 N quando un impatto di 3,6 kg (8 lb) viene lasciato cadere a una velocità di 5,5 m/s (metri al secondo).

Penetrazione: un penetratore di 1 kg non deve entrare in contatto con la falsa testa a una velocità di 7,0 m/s.

Infiammabilità: l'elmetto non deve bruciare con l'emissione di una fi amma per più di 5 secondi dopo che la fi amma è stata ritirata.

Resistenza elettrica: test di prova a 20.000 volt per la classe E o a 10.000 volt per la classe G. La classe C non off re alcuna protezione contro i rischi elettrici.

Tipo 2: Oltre ai requisiti del tipo 1, la protezione della testa di tipo 2 deve soddisfare anche i seguenti requisiti.

Attenuazione dell'energia: l'accelerazione non deve superare i 150 g in caso di caduta sulla calotta e lateralmente, utilizzando una testa di manichino di 5 kg a 3,5 m/s.

Penetrazione laterale: nella parte anteriore, posteriore e laterale, un penetratore di 1 kg non deve entrare in contatto con la sagoma della testa a una velocità di 5,0 m/s.

OPZIONALI

ANSI/ISEA Z89.1 4 opzioni: bassa temperatura (LT), alta temperatura (HT), posizione di usura inversa e alta visibilità.

EN14605: Type 4/ Type 3 ABBIGLIAMENTO DI PROTEZIONE CONTRO I PRODOTTI CHIMICI LIQUIDI

Requisiti relativi all’abbigliamento di protezione chimica i cui elementi di unione tra le diverse parti dell’abito sono impermeabili ai liquidi (tipo 3) o alle polveri (tipo 4), compresi gli articoli d’abbigliamento che proteggono soltanto alcune parti del corpo (Tipi PB (3) e PB (4)).


Tale norma specifica i requisiti minimi richiesti ai seguenti tipi d’abbigliamento di protezione chimica ad uso limitato o riutilizzabile:
- Abbigliamento che protegge l’intero corpo dotato di elementi impermeabili ai liquidi tra le diverse parti dell’abito (Tipo 3: abbigliamento impermeabile ai liquidi).
- Abbigliamento che protegge l’intero corpo dotato di elementi impermeabili ai vapori tra le diverse parti dell’abito (Tipo 4: abbigliamento impermeabile alle polveri).
Nota bene: In origine tali norme si chiamavano rispettivamente EN1512 (Tipo 4) e EN1511 (Tipo 3).

NORME TIPO PROTEZIONE CHIMICA
EN13034 6 Contro gli spuzzi
EN ISO 13982-1 5 Contro le polveri (amianto)
EN14605 4 Contro i vapori
EN14605 3 Contro i getti

 

TEST
Performance
generale
Test e performance
specifiche
Livello di protezione
3a 4a 5 6a
Requisiti di performance
per l’abito
completo
Pressione interna - - - -
Fuga verso l’interno - - X -
Penetrazione di un getto liquido X - - -
Penetrazione della polvere (evaporazione di liquidi) - X - -
Contro le particelle solide - - X -
Penetrazione della polvere (spruzzatura leggera) - - - X
Requisiti di prestazione
per cuciture e giunti
Resistenza meccanica X X X X
Resistenza alla permeazione e alla
penetrazione di liquidi
X X - -
Requisiti di
performance per i
materiali che compongono
l’abito
Abrasione / Lacerazione / Perforazione X X X X
Resistenza alla trazione X X - X
Resistenza alla rottura per flessione X X X -
Resistenza alla rottura per flessione a -30°C

X

opzionale

X

opzionale

- -
Resistenza alla permeabilità da parte di liquidi X X - -
Resistenza alla permeabilità da
parte di liquidi
- - - X
Repulsione ai liquidi - - - X

a - Quando i dispositivi di protezione proteggono solo alcune parti del corpo (busto, braccia, gambe), sono richiesti solo i requisiti di prestazione per i materiali che compongono l'indumento (tipi 6, 4 e 3).

EN ISO 11612

PROTEZIONE PER I LAVORATORI ESPOSTI AL CALORE E ALLE FIAMME

Protezione contro calore e fiamme. Tale norma specifica i requisiti di prestazione per i materiali e gli indumenti protettivi contro il calore e le fiamme. Si applicano agli indumenti fabbricati con materiali flessibili destinati a proteggere il corpo umano, ad eccezione delle mani, dal calore e/o dalle fiamme.


Vengono testati:

Test Codice Prestazioni
Propagazione di fiamma limitata A A1 e/o A2
Calore convettivo B Da B1 a B3
Calore radiante C Da C1 a C4
Proiezione di alluminio in fusione D Da D1 a D3
Proiezione di ghisa in fusione E Da E1 a E3
Calore da contatto F Da F1 a F3

 

MAIVE2
EN ISO 11612

A1 A2 B1

C1 E3 F1

EN ISO 27065 - INDUMENTI PROTETTIVI INDOSSATI DAGLI OPERATORI CHE APPLICANO PESTICIDI LIQUIDI

L'abbigliamento protettivo di livello C1 è adatto quando il rischio potenziale è relativamente basso. L'abbigliamento protettivo di livello C1 fornisce la protezione minima e non è adatto all'uso di formulazioni concentrate di pesticidi. Può essere utilizzato come abbigliamento protettivo di base insieme ad altri articoli quando il rischio potenziale è relativamente più elevato.


Gli indumenti di protezione di livello C2, compresi quelli di protezione parziale del corpo, sono adatti quando viene stabilito che la protezione richiesta è superiore a quella fornita dagli indumenti di protezione di livello C1. L'abbigliamento protettivo di livello C2 fornisce generalmente un equilibrio tra comfort e protezione. Questo abbigliamento protettivo non è adatto all'uso di formulazioni concentrate di pesticidi. Può essere utilizzato come abbigliamento protettivo di base insieme ad altri articoli quando il rischio potenziale è relativamente più elevato.


Gli indumenti protettivi di livello C3, compresi quelli di protezione parziale del corpo, sono adatti laddove sia stato determinato che il rischio potenziale è elevato. Per le tute monouso di livello C3 sono necessarie misure precauzionali, come l'uso a breve termine, in quanto queste tute possono generare un calore eccessivo, con conseguente stanchezza e stress da calore. L'abbigliamento protettivo di livello C3, compreso quello di protezione parziale del corpo, è adatto all'uso di pesticidi diluiti e di pesticidi concentrati. Il rischio deve essere valutato sulla base della tossicità del prodotto fitosanitario (fare riferimento alla sua etichetta) e del grado di esposizione dell'operatore. Ad esempio, è facile capire che l'esposizione dell'operatore sarà molto più elevata quando si spruzza con un trattore a cabina aperta rispetto a quando si usa la spruzzatura a grilletto manuale.

EN13034 - ABBIGLIAMENTO DI PROTEZIONE CONTRO I PRODOTTI CHIMICI LIQUIDI

Requisiti relativi all’abbigliamento di protezione chimica che offre una protezione limitata contro i prodotti chimici liquidi (DPI di tipo 6), compresi gli articoli d’abbigliamento che proteggono soltanto alcune parti del corpo (Tipo PB [6]).


Tale norma specifica i requisiti minimi relativi all’abbigliamento di protezione chimica ad uso limitato o riutilizzabile che offre una protezione limitata. L’abbigliamento di protezione chimica ad uso limitato é concepito per essere utilizzato in caso di probabile esposizione a polveri leggere, ad aerosol liquidi o a bassa pressione, a spruzzi leggeri, contro i quali una barriera totale contro la permeabilità dei liquidi (a livello molecolare) non è necessaria.

EN1149-5

ABBIGLIAMENTO DI PROTEZIONE A DISSIPAZIONE DI CARICA ELETTROSTATICA

Tale norma europea precisa i requisiti relativi ai materiali ed alla progettazione di capi di abbigliamento a dissipazione elettrostatica utilizzati ad integrazione di un sistema di messa a terra con la precisa intenzione di impedire cariche incendiarie. ATTENZIONE: questi requisiti possono rivelarsi insufficienti nelle atmosfere infiammabili ricche di ossigeno. Tale norma non è applicabile nel caso della protezione da tensione di rete.


Spesso è necessario prevedere il controllo dell’elettricità statica indesiderata sulle persone.


Il potenziale elettrostatico, in effetti, potrebbe avere conseguenze gravi sul personale incaricato, poiché potrebbe essere sufficientemente alto per provocare scintille di scariche pericolose.


In seguito alla valutazione dei rischi, indossare capi di abbigliamento di protezione a dissipazione elettrica potrebbe risultare necessario. Da prevedere l’utilizzo di capi di abbigliamento certificati conformemente alla norma EN1149-5.


La direttiva ATEX 1999/92/CE, nel suo Allegato II-A-2.3, impone che gli operatori abbiano in dotazione dei capi di abbigliamento da lavoro realizzati con materiali che non producano scariche elettrostatiche che potrebbero infiammarsi in atmosfere esplosive. Il potenziale elettrostatico potrebbe anche avere conseguenze sui materiali sensibili alle scariche elettriche. Proprio per questo sono spesso utilizzati capi di abbigliamento antistatici nel caso di impianti produttivi elettronici, ad esempio montaggio di semiconduttori. Sono anche utilizzati in luoghi con atmosfera controllata
quali reparti di verniciatura auto, per evitare l’emissione di particelle che potrebbero depositarsi sulla carrozzeria delle auto.


La dissipazione della carica antistatica è possibile grazie ad un trattamento che limita la formazione di cariche o con l’integrazione di fili di carbonio o metallici. Le persone che indossano capi di abbigliamento di protezione a dissipazione di cariche elettrostatiche devono essere necessariamente collegate alla messa a terra con una resistenza inferiore a 10⁸ Ω, ad esempio indossando scarpe adeguate come le scarpe di sicurezza precisate nella norma EN ISO 20345, o qualsiasi altro mezzo adeguato.

EN 14058

ABBIGLIAMENTO DI PROTEZIONE CON IL CLIMA FRESCO

Tale norma specifica i requisiti ed i metodi di prova della performance degli articoli d’abbigliamento (gilet, giacche, cappotti, pantaloni) di protezione contro il clima fresco.


Tali abiti saranno utilizzati ad una temperatura moderatamente bassa (-5°C e più) per proteggere contro il raffreddamento locale cutaneo. Non sono utilizzati unicamente per attività all’esterno come ad esempio nell’edilizia, ma possono ugualmente servire per attività all’interno, come ad esempio nell’industria alimentare.


Non é sempre necessario in questi casi che l’abbigliamento sia fatto di materiali permeabili o impermeabili all’acqua. Le richieste corrispondenti sono dunque facoltative nella presente Norma.

X : Classe di resistenza termica, Rct

X : Classe di permeabilità all’aria, AP

X : /cler dell’articolo d’abbigliamento

X : Classe di resistenza alla penetrazione dell’acqua WP (Opzionale)

 ALASKA3


 
EN14058

2

2

0,221 m². K/W

X

 

 

 

 

 

 

Isolamento
I cler
M².K/W
Operatore immobile in piedi, 75 W/m²
Velocità dell'aria
0.4 m/s 3 m/s
8h 1h 8h 1h
0.170 21 9 24 15
0.265 13 0 19 7
0.310 10 -4 17 3

 

EN 17353

DISPOSITIVI CON VISIBILITÀ MIGLIORATA PER SITUAZIONI A MEDIO RISCHIO

Questa norma specifica i requisiti relativi ai dispositivi con visibilità migliorata sotto forma di indumento, o dispositivo, in grado di segnalare visivamente la presenza dell'operatore.

L'attrezzatura con visibilità migliorata è destinata a fornire visibilità a chi la indossa in situazioni a basso o medio rischio in tutte le condizioni di luce diurna e/o con l'illuminazione dei fari del veicolo o dei fari al buio. Questa norma non si applica ai dispositivi ad alta visibilità in situazioni ad alto rischio che sono coperti dalla norma EN ISO 20471.

TIPO A TIPO B TIPO AB

Giorno

Condizioni di oscurità

Luce del giorno,
crepuscolo e condizioni di oscurità

Dispositivi che utilizzano
materiale fluorescente
Dispositivi che utilizzano materiale retroriflettente Dispositivi che utilizzano materiale fluorescente
e materiale retroriflettente o con
prestazioni combinate
  B1 (sospensione libera)  
B2 (membri) AB2
B3 (sul tronco o sul tronco e sugli arti) AB3

 

Superficie minima in m² per il tipo B1 e B2:

  B1 B2
Materiale riflettente 0,003 0,018

 

Superficie minima in m² per il tipo A, B3 e AB:

  A B3 AB A B3 AB
Altezza h dell'utilizzatore h < 140 cm h > 140 cm
Materiali fluorescenti 0,14 - 0,14 0,24 - 0,24
Materiali riflettenti - 0,06 0,06 - 0,08 0,08
Dispositivi a prestazioni combinate - - 0,14 - - 0,24

 

EN1073-2 ABBIGLIAMENTO DI PROTEZIONE CONTRO LA CONTAMINAZIONE RADIOATTIVA

Questa normativa specifica i requisiti ed i metodi di prova dei capi d’abbigliamento di protezione non ventilati contro la contaminazione radioattiva sotto forma di particelle.

I capi d’abbigliamento di questo tipo sono concepiti per proteggere unicamente il corpo, le braccia e le gambe dell’utilizzatore, ma possono essere utilizzati con accessori che ne proteggono altre parti del corpo (ad esempio, stivali, guanti, apparecchi di protezione delle vie respiratorie - APR).

I capi d’abbigliamento vengono classificati secondo il loro fattore di protezione nominale (rapporto tra la concentrazione delle particelle di prova nell’atmosfera ambientale e la concentrazione di particelle di prova all’interno del capo d’abbigliamento), determinato in rapporto alla fuoriuscita totale verso l’interno (rapporto tra le concentrazioni di particelle all’interno del capo d’abbigliamento e all’interno della camera di prova).

Le classi sono le seguenti:

CLASSE FATTORE DI PROTEZIONE NOMINALE
3 500
2 50
1 5

 

EN ISO 11611

PROTEZIONE UTILIZZATA DURANTE LA SALDATURA E TECNICHE ANNESSE

Tale norma specifica i requisiti di performance relativi all’abbigliamento di protezione destinato agli operatori di saldatura e tecniche annesse che presentano rischi simili.


Questo tipo d’abbigliamento di protezione ha come oggetto la protezione di colui che lo indossa contro le piccole proiezioni di materiale in fusione, il contatto di breve durata con una fiamma, oltre che i raggi ultravioletti. E’ destinato ad essere indossato a temperatura ambiente, in maniera continua fino alle 8 ore.

CLASSE 1 Protezione contro rischi minori durante la saldatura e durante situazioni che provocano un minimo di schizzi e del calore radiante debole.
CLASSE 2 Protezione contro rischi importanti durante la saldatura e durante situazioni che provocano un quantitativo considerevole di schizzi e del calore radiante maggiormente elevato.

 

MAIVE2
EN ISO 11611

A1 Test

EN ISO 20471

ABITI ALTA VISIBILITÀ

Tale norma specifica le caratteristiche che devono possedere gli abiti di protezione il cui scopo è segnalare visivamente la presenza di colui che li indossa, al fine di individuarlo e visualizzarlo bene nelle situazioni di pericolo, in ogni condizione di luminosità, di giorno e di notte alla luce dei fari.


Vi sono tre classi di abiti segnaletici. Ogni classe deve avere superfici minime di materia visibile, più elevata è la classe e più visibile è l’abito:

  Classe 3 Classe 2 Classe 1
Materia di base (Fluorescente) 0,80 m² 0,50 m² 0,14 m²
Materia retro riflettente (Bande) 0,20 m² 0,13 m² 0,10 m²

 

Marcatura:

X : Classe di superficie di visibilità (da 1 a 3)

EN ISO 20471  

2
Max. 25x

EN ISO 20471

2 : Classe di superficie di visibilità (da 1 a 3)

Max. 25x : Marcatura opzionale, numero massimo di lavaggi autorizzato per il modello.
Su questo esempio: massimo 25 lavaggi (vedi indicazioni relative alla temperatura sull'etichetta del prodotto).

EN342 - ABBIGLIAMENTO DI PROTEZIONE CONTRO IL FREDDO

Tale norma specifica i requisiti ed i metodi di prova della performance degli abiti di protezione contro il freddo a temperature inferiori a - 5°C (frigoristi / freddo estremo).


Si distinguono due tipi d’abito:


Il capo d’abbigliamento: copre una parte del corpo, es. parka, giacca, cappotto.
Il completo: copre l’intero corpo (tronco + gambe), es. tuta, parka e salopette a bretelle.


X (sottoabito B/C/R) : /cler dell' abbigliamento
X: Classe di permeabilità all’aria, AP
X: Classe di resistenza alla penetrazione dell’acqua WP (Opzionale)

NORDLAND


 
EN342

0,358 m².K/W (B)

3

X

 

Isolamento
I cler M².K/W
Operatore in movimento che svolge un'attività
Leggero
115 W/m²
Moderata 170 W/m²
Velocità dell'aria
0.4 m/s 3 m/s 0.4 m/s 3 m/s
8h 1h 8h 1h 8h 1h 8h 1h
0.265 3 -12 9 -3 -12 -28 -2 -16
0.310 -2 -18 6 -8 -18 -36 -7 -22
0.390 -9 -28 0 -16 -29 -49 -16 -33
0.470 -17 -38 -6 -24 -40 -60 -24 -43
0.540 -24 -45 -11 -30 -49 -71 -32 -52
0.620 -31 -55 -17 -38 -60 -84 -40 -61

 

EN ISO 374-5 CONTRO I PERICOLI DEI MICROORGANISMI

La norma EN ISO 374-5 precisa le esigenze ed i metodi di prova per i guanti di protezione destinati a proteggere l’utente dai microorganismi (muffe e batteri, virus).

Penetrazione di muffe e batteri (testata in base alla norma EN374-2): Test con cui si verifica la tenuta all’acqua ed all’aria del guanto.

Penetrazione dei virus (testata in base al metodo B dell’ISO 16604): Processo che determina la resistenza alla penetrazione da patogeni veicolati dal sangue.

– Metodi di prova che utilizzano il batteriofago Phi-X174.

Il guanto, a seconda del tipo, avrà il seguente pittogramma :

 

 

Esempi d’utilizzo:

L’ambito di utilizzo è determinante perché, a seconda dei casi, il guanto dovrà eventualmente combinare diverse proprietà per soddisfare le esigenze di protezione necessarie. È quindi importante fare riferimento agli ambiti di utilizzo previsti ed ai risultati dei test effettuati in laboratorio indicati nelle istruzioni d’uso. Tuttavia si consiglia di verificare se i guanti sono adatti all’utilizzo previsto effettuando test in anticipo, perché le condizioni sul posto di lavoro possono essere diverse rispetto al tipo di test ed in funzione della temperatura, abrasione e degradazione.

ISO 18889 CONTRO I PERICOLI DI PESTICIDI

La norma ISO 18889 specifica i requisiti per i guanti protettivi per gli addetti alla manipolazione dei pesticidi.

I guanti di classe G1 sono adatti quando il rischio potenziale è relativamente basso. Questi guanti non sono adatti per l'uso con pesticidi di formulazioni concentrate o in caso di rischio meccanico. I guanti di classe G1 sono perlopiù guanti monouso.

I guanti di classe G2 sono adatti quando il rischio potenziale è più elevato. Sono adatti per l'uso con pesticidi diluiti e concentrati. I guanti di classe G2 soddisfano anche i requisiti minimi di resistenza meccanica e sono quindi adatti per attività che richiedono guanti con una resistenza meccanica minima.

I guanti di classe GR proteggono solo il palmo della mano e sono destinati ai lavoratori che entrano in contatto con residui di pesticidi secchi o parzialmente secchi presenti sulla superficie della pianta dopo l'applicazione del pesticida.

EN ISO 374-1 CONTRO I PERICOLI DI MICROORGANISMI E RISCHI CHIMICI

La normativa EN ISO374-1, specifica le esigenze relative ai guanti di protezione che servono a proteggere l’utente da prodotti chimici pericolosi.

Penetrazione (testata conformemente alla normativa EN374 2): Diffusione d'aria e di acqua per verificare la tenuta attraverso le porosità, cuciture, micro-fori ed altre imperfezioni di un guanto

Degradazione (testata conformemente alla normativa EN374-4): Determinazione della resistenza fisica dei materiali dopo contatto continuo con prodotti chimici pericolosi.

Permeazione (testata conformemente alla normativa EN16523): Processo tramite il quale un prodotto chimico si diffonde attraverso il materiale di un guanto di protezione, con contatto continuo.

La versione EN ISO della norma EN374-1, introduce la nozione di 3 tipi di protezione contro la permeazione di prodotti chimici:

- Tipo A: il guanto ottiene un indice di performance alla permeazione almeno uguale a 2 per 6 prodotti chimici di prova presi nella lista dei prodotti chimici determinati nella norma.

- Tipo B: Il guanto ottiene un indice di performance alla permeazione almeno uguale a 2 per 3 prodotti chimici di prova presi nella lista dei prodotti chimici determinati nella norma.

- Tipo C: Il guanto ottiene un indice di performance alla permeazione almeno uguale a 1 per 1 prodotto chimico di prova preso nella lista dei prodotti chimici determinati nella norma.

IRAM 3610

IRAM 3610 is an Argentine standard specifying safety footwear requirements and testing methods. It covers 42 different types of tests: structural, material, minimum height, etc. The tests concern everything from impacts to the fingers (up to 200 J of energy) to finger compression (up to 1500 kg/3307 lb), and mechanical resistance of the leather, linings, insoles, tongues, outsoles, etc.

EN511 RISCHIO FREDDO

La norma EN511 definisce i requisiti e i metodi di prova dei guanti di protezione contro il freddo trasmesso tramite convezione o conduzione fino a -30°C (facoltativo fino a -50 °C). Il freddo può essere legato alle condizioni climatiche o ad un’attività industriale.

Il processo di selezione di un guanto di protezione dal freddo deve tenere conto di diversi parametri quali la temperatura dell'ambiente, la salute della persona, la durata dell’esposizione, il livello di attività, …

IRAM 3620 -

EN16350 : PROPRIETÀ ELETTROSTATICHE

La norma EN16350 fornisce dei requisiti supplementari per i guanti protettivi che vengono indossati in un ambiente che include o può includere aree infiammabili o esplosive.

Altre proprietà elettrostatiche possono essere definite tramite la EN1149-1 (resistenza determinata lungo la superficie di un materiale) o la EN1149-3 (attenuazione della carica), ma non sono sufficienti per valutare i guanti di protezione da dissipazione elettrostatica.

EN407 RISCHIO CALORE E FUOCO

La norma EN407 specifica i metodi di prova e i requisiti generali dei livelli di prestazione termica e la marcatura dei guanti e delle manichette di protezione contro il calore e/o il fuoco. Si applica a tutti i guanti che devono proteggere le mani contro il calore e/o le fiamme sotto una o diverse forme: fuoco, calore da contatto, calore convettivo, calore radiante, piccole proiezioni di metallo in fusione o grosse proiezioni di metallo in fusione.

 

Se il prodotto dichiara una resistenza all'infiammabilità, il pittogramma sarà                            


Se il prodotto non dichiara alcuna resistenza all'infiammabilità (0 o X)*, il pittogramma sarà    

EN ISO 21420 REQUISITI GENERALI

Norme di riferimento che non possono essere utilizzate da sole ma unicamente in associazione con un’altra norma che precisa i requisiti relativi alle prestazioni di protezione.

Rispettare la sicurezza (ph, tasso di cromo VI,…).

Rispettare le taglie (vedi tabella).

• Valutare la destrezza, la traspirabilità e il comfort.

• Rispettare le istruzioni di marcatura, d’informazione ed identificazione.

EN 169

La norma specifica il numero di gradazioni e dei requisiti specifici relativi al fattore di trasmissione dei filtri destinati a proteggere gli operatori per la saldatura e le tecniche correlate. Specifica i requisiti relativi ai filtri di saldatura a doppio numero di gradazione.

EN 166

È applicabile a tutti i dispositivi di protezione dell’occhio utilizzati contro i diversi pericoli che lo possono danneggiare ad eccezione delle radiazioni di origine nucleare, dei raggi X, delle emissioni laser e degli infrarossi (R) emessi da sorgenti a bassa temperatura. Le direttive di questa norma non si applicano ai protettori oculari per i quali esistono delle norme distinte e complete (protettori dell’occhio antilaser, gli occhiali da sole generici …).

EN388 : ISO 23 388 RISCHI MECCANICI

La nome EN388 si applica a tutti i tipi di guanti protettivi per quanto riguarda le aggressioni fisiche e meccaniche per abrasione, taglio, perforazione e strappo. A partire dalla versione del 2016 della norma, sono state introdotte delle nuove performance opzionali.

 

 

Resistenza all’impatto sulla zona del metacarpo: se questa performance viene menzionata, appare la marcatura “P”. Esempio di marcatura:

4233X P

Esempio di marcatura:

4543D o 4X43D

Taglio tramite lama, 2 metodi di test:

EN388 6.2: Per i rischi di taglio minori. Una lama circolare sulla quale una forza costante di 5 N viene applicata, si sposta avanti e indietro fino a che questo campione viene tagliato. Si misura il numero di cicli effettuati e gli si attribuisce il livello corrispondente.

EN ISO 13997 per i materiali che smussano la lama durante il test EN388 6.2 e/o particolarmente resistenti, per i rischi di taglio elevati. Una lama dritta effettua uno spostamento unico su 20 mm con una forza differente tante volte quanto necessario fino a quando il campione viene tagliato. Un livello corrispondente alla forza necessaria a tagliare il campione viene attribuita. Questo metodo rappresenta le situazioni di utilizzo che possiedono un rischio elevato di taglio.

EN ISO 10819 ATTENUAZIONE DEGLI EFFETTI LEGATI ALLE VIBRAZIONI

La norma EN ISO 10819 specifica i requisiti delle prestazioni di attenuazione delle vibrazioni di un guanto. Deve inoltre soddisfare i requisiti di spessore e uniformità del materiale antivibrazione. Va notato che questo tipo di guanto può ridurre, non eliminare, i rischi per la salute associati all'esposizione alle vibrazioni trasmesse alle mani.

Il fattore di trasmissione delle vibrazioni nelle bande di frequenza di un terzo d'ottava da 25 a 200 Hz deve essere uguale o inferiore a 0,90. Il fattore di trasmissione delle vibrazioni misurato nelle bande di frequenza in un terzo d'ottava da 200 a 1250 Hz deve essere uguale o inferiore a 0,60.

EN379

Specifica i requisiti dei filtri di saldatura automatica, cioè gli schermi di saldatura con variazione automatica del fattore di trasmissione. Questi schermi sono pensati per proteggere gli operatori dalla saldatura e dalle tecniche connesse.

EN 170

La norma specifica il numero di gradazioni e dei requisiti relativi al fattore di trasmissione dei filtri di protezione contro l’irraggiamento ultravioletto.